Capita a volte che un cliente non abbia i requisiti per essere assistito con il gratuito patrocinio (limite di reddito pari ad euro 11.493,00), ma che, allo stesso modo, non possa supportare i costi di un procedimento o di un’assistenza stragiudiziale.
Per questo motivo, limitatamente agli impegni di Studio, cerco di seguire almeno un caso l’anno pro bono.
Che vuol dire? È un’espressione latina – pro bono publico – con cui si indica un’attività fatta nell’interesse di tutti. Offrire assistenza legale a chi al momento non può permettersela, vuol dire cercare di ristabilire proporzione ed equità; vuol dire assolvere a quella che è la funzione sociale dell’avvocatura.
Se ritieni di aver bisogno di assistenza legale pro bono in una delle aree di attività, sentiti libero di contattare questo Studio. Sarai richiamato per verificare la nostra disponibilità a seguire il tuo caso.