La direttiva copyright è stata recepita: importanti novità per tutto il settore creativo

La direttiva copyright è stata recepita: importanti novità per tutto il settore creativo

È solo di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione, da parte del CDM, del decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva Copyright (Direttiva europea sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale).

Lo scopo della direttiva era, ovviamente, cercare di adattare la legge sul diritto d’autore ad un ambiente più contemporaneo: quello digitale.

Nel recepire la direttiva copyright si è voluto tentare, da una parte, di garantire maggiori tutele ai titolari dei diritti e dall’altra di creare nuove opportunità nell’intero settore, senza bloccarne la crescita con limitazioni tecniche poco attuabili in concreto.

Le modifiche e le novità portate dal recepimento della Direttiva Copyright investono un po’ tutto il settore creativo, non solo l’editoria su cui si era basata la proposta iniziale e possono essere così sintetizzate:

  • valorizzazione del principio di equa remunerazione: la remunerazione degli artisti dovrà, d’ora in poi, essere adeguata e proporzionata al valore effettivo o potenziale dei diritti concessi in licenza o ceduti. Commisurata anche in base al volume dello sfruttamento realizzato. Ad esempio gli attori potranno avere un compenso ulteriore, commisurato agli incassi ricavati al botteghino dallo sfruttamento theatrical dell’opera, nonché dalla distribuzione sulle ulteriori piattaforme di fruizione. Altro esempio di valorizzazione del principio di equo compenso si ha nel teatro: per la prima volta gli attori teatrali avranno diritto ad un compenso aggiuntivo in caso di diffusione della recita in tv o su altre piattaforme.
  • valorizzazione degli obblighi di trasparenza: il produttore o il distributore o in generale colui che sfrutta l’opera, dovrà costantemente aggiornare gli autori sullo sfruttamento.
  • rafforzamento del meccanismo di negoziazione assistita: investendo di tale ruolo anche l’AGCOM. L’Autorità potrà, in caso di mancato accordo tra le parti, provvedere alla determinazione del compenso dovuto all’autore.
  • rafforzamento della responsabilità delle piattaforme: vari hosting providers dovranno munirsi delle dovute autorizzazioni per mettere le opere a disposizione degli utenti.
  • ampliamento della definizione di autore: diventano autori anche i direttori del doppiaggio e i traduttori ed adattatori dei dialoghi.

Sarà interessante vedere come il mercato reagirà alla nuova normativa.